Aad Gureh Nameh
Jugaad Gureh Nameh
Sat Gureh nameh
Siri Guru deveh NamehTraduzione
Mi inchino alla saggezza originaria
Mi inchino alla saggezza che attraversa tutte le ere
Mi inchino alla vera saggezza
Mi inchino alla grande saggezza divina
Il secondo mantra che di solito s’impara, quando si inizia a fare Kundalini Yoga, è il MANGALA CHARAN MANTRA, ovvero MANTRA PER VIAGGIARE FELICI.
Ogni volta che si vibra questo potente mantra si crea uno scudo protettivo attorno a chi lo recita richiamando l’energia che lo circonda per difenderlo. Ma in che modo funziona questa protezione? Cosa fa? Più avanti te lo spiego. Per ora prova a vibrarlo e porta attenzione a ciò che fa fiorire in te.
Ascolta il mantra:
Rimettere le cose in movimento
Quando vivi in un momento di profonda stasi, quando tutto è fermo e bloccato, vibrare questo mantra rimetterà le cose in movimento. La pratica costante di questo mantra ti permetterà di riconoscere la tua vera forza anche nei momenti in cui ti sentirai più debole. È il mantra dell’umiltà dell’anima che s’inchina, quattro volte (nameh) alla Coscienza Universale.
È la forza della compassione, che come una luce bianca circonda chi lo recita, facendo fiorire il chakra del cuore, così che oltre a richiedere protezione al “Tutto”, proietta l’energia d’amore di Anahata nel creato. Quindi, quando si vibra il Mangala Charan Mantra, oltre ad essere protetti, si diventa guerrieri della luce.
Dal chakra del cuore si espande e si esprime il tuo senso di compassione e il desiderio di cura. Attraverso questo punto energetico, che si trova al centro del petto, tieni saldi i tuoi legami con gli altri esseri viventi, dai forza ai al tuo amor proprio, alla generosità, all’altruismo, al rispetto e alla gentilezza. Ricorda anche che Anahata è vulnerabile ai problemi legati all’amore e alle relazioni ed il Mangala Charan Mantra è uno dei mantra più efficace per proteggerlo.
Praticalo regolarmente e l’equilibrio del tuo sistema nervoso migliorerà. I sintomi dell’eccesso di stress si dissolveranno e diminuirà la pressione cronica della tensione che ormai sembra quasi la normalità.
Una meravigliosa meditazione con il Mangala Charan Mantra
Anche se, come ti ho detto all’inizio, puoi praticarla ovunque, trova un posto tranquillo, in casa o all’aria aperta, siedi per terra e poggia la schiena sul tronco di un albero o a un muro. In poche parole trova un luogo comodo e confortevole.
Chiudi gli occhi e concentra la tua consapevolezza sul respiro per 2-3 minuti finché non sentirai una sensazione di rilassamento. Puoi anche fare alcuni respiri profondi e lenti o respirare a narici alternate, aiutandoti con l’indice e il pollice della mano destra.
Dopo, sposta la tua consapevolezza sul punto del terzo occhio. Posiziona le mani in una posa di preghiera, palmo contro palmo, con le dita distese, al centro del tuo chakra Anahata e i pollici incrociati (donne pollice sinistro sul destro e uomini vice versa). Quando vibri Aad Gureh Nameh, estendi le braccia a 60 gradi, quando vibri Jugaad Gureh Nameh, riporta le mani al centro del petto. Poi, con Sat Gureh nameh, di nuovo le braccia estese a 60° e infine Siri guru deveh Nameh , tornando al petto.
Puoi aiutarti con questo mantra:
Quando la mente inizia a vagare, riporta la tua attenzione alla recitazione del mantra e alla posizione degli occhi.
È normale “distrarsi” mentre si medita. La cosa più importante è rendersene conto e tornare a meditare con profonda compassione verso di sé e senza giudicarti. Se poi vuoi ottenere il massimo da questa meditazione, falla al mattino con costanza e potrai godere dei risultati meravigliosi di questo mantra.
I piccoli tesori del Mangala Charan Mantra
Se hai già letto l’articolo precedente sull’Adi Mantra, sei già a conoscenza del fatto che ci sono due “inchini” nelle suo testo. Nel Mangala Charan Mantra ce ne sono addirittura quattro ed il motivo è semplice: protezione totale a 360°. Ogni riga del mantra, infatti, indica una genuflessione:
Ad gureh nameh (a sinistra)
Jugad gureh nameh (dietro)
Sat gureh nameh (a destra)
Siri guru deveh nameh. (di fronte)
Questa intenzione “geometrica”, espressa dal mantra, crea i punti attraverso i quali si organizza l’energia a difesa di chi lo vibra. È un mantra che disperde le energie negative e tutte le forze che provano a sovrastare la tua volontà d’essere felice. Si dice anche che in questo mantra ci sia il potere di Marte, che combatte al fianco di chi lo recita.
Può cancellare il karma passato, presente e futuro, libero dal giogo del tempo, attraverso l’invocazione dell’energia cosmica. Dà energia all’aura e ai corpi meno densi che manifestano la natura di ogni essere umano.
Prova a recitarlo per tre volte consecutive prima di metterti alla guida o prima di fare qualcosa di particolarmente impegnativo e l’universo vibrerà d’amore insieme a te, facendo risuonare il chakra del cuore le Nadi (canali energetici) e l’aura che ti circonda.
Un po’ di storia…
Questo potente mantra utilizzato nel Kundalini Yoga, si trova nel Sukhmani Sahib (serie di inni sacri divisi in 24 sezioni che compaiono nel testo sacro Sikh – Sri Guru Granth Sahib), che è stato scritto da Guru Arjan Dev Ji (il 5 ° dei 10 Guru Sikh) ed è considerato un “kavach”, ovvero una preghiera indiana che invoca la protezione del recitante.